Nell’ambito del progetto TROPICSAFE, finanziato dal programma europeo HORIZON 2020, organizziamo un intervista online con Assunta Bertaccini docente di Patologia Vegetale all’Università di Bologna e coordinatrice del progetto e Nicola Fiore, fitopatologo dell’Universidad de Chile, Facoltà di Scienze Agronomiche, Dipartimento di Protezione delle piante, per presentare i risultati degli studi epidemiologici sui giallumi della vite dovuti a fitoplasmi in Italia ed in Cile.
Guarda qui il video dell’evento!!
I seguenti argomenti, tra gli altri, sono stati discussi durante l’intervista:
L’importante settore economico della produzione di vino è minacciato dai giallumi della vite associati alla presenza di fitoplasmi. Nel bacino Euro-Mediterraneo questo è diventato uno dei principali fattori limitanti la produzione vitivinicola, con percentuali di infezione che possono raggiungere il 50-80%. In Europa ed in Cile sono stati identificati fitoplasmi differenti in piante di vite affette da giallumi, principalmente in funzione della loro distribuzione geografica, ma i sintomi della malattia sono simili. L’epidemiologia dei giallumi della vite è complessa. Essa coinvolge piante ospiti alternative che hanno un ruolo importante come serbatoio da cui gli insetti vettori possono trasmettere i fitoplasmi alla vite. Si tratta principalmente di cicadellidi. Il vantaggio della identificazione degli ospiti alternativi e delle specie di insetti vettori, consiste nella possibilità di una loro rimozione specifica, che permette di ridurre la diffusione della malattia ma anche l’impatto sull’ambiente per l’eccessivo uso di insetticidi.
Poiché i giallumi della vite sono stati studiati nelle aree europee per decenni, la biologia e l’epidemiologia dei fitoplasmi più frequenti (‘Candidatus Phytoplasma solani’, 16SrXII-A e “flavescenza dorata”, 16SrV-C/-D) sono largamente note. Tuttavia, i cambiamenti ambientali e la recente introduzione di diverse specie alloctone di potenziali insetti vettori di fitoplasmi e di erbe infestanti, ha incrementato il rischio di diffusione di nuovi fitoplasmi o nuove varianti potenzialmente epidemiche ed in grado di compromettere seriamente lo stato sanitario dei vigneti.
In Italia durante il progetto sono state individuate 14 specie di piante ospiti alternative per i principali fitoplasmi individuati in vite con giallumi. E’ stata inoltre verificata la presenza di nuove potenziali specie di insetti vettori.